Mille anni di storia
Premessa:
Le origini e la presenza del cavallo in Sicilia sono ben documentate in era preistorica e successivamente in ogni epoca storica. In epoca preistorica, lo testimoniano i graffiti visibili in diversi luoghi, come nelle grotte oggi scollegate dalla terraferma e in quelle del palermitano.
In periodo storico, la presenza del cavallo in Sicilia si riscontra in ogni epoca: greca, romana, moresco-berbera, normanna, federiciana, angioina, aragonese, borbonica, del Regno d’Italia, e anche nell’epoca post-bellica e repubblicana. Questa presenza è certa ed è di grande tradizione sia nobiliare, che popolare e istituzionale, divenendo parte di una storia illustre. Tuttavia, è unicamente nelle Città dei territori demaniali e in enclavi linguistiche, prettamente gallo-italiche, che l’allevamento del cavallo assume connotazioni popolari peculiari e innovative rispetto al resto del contesto insulare ed esterno.
Il Cavallo Sanfratellano rappresenta il frutto di un allevamento popolare diffuso in un’enclave storico-linguistica con radici profonde, ancora oggi rigogliose. Esempio raro e unico di tracciabilità storica. La popolazione cavallina Sanfratellana è stata seguita istituzionalmente dal Deposito Stalloni e successivamente dall’Istituto Incremento Ippico di Catania sin dalla sua istituzione nel 1864.
Caratteristiche storiche e ambientali del Cavallo Sanfratellano:
Non nobiliare: Non è legato a famiglie nobiliari o mandrie reali. È una razza popolare consolidata e consistente.
Allevamento tradizionale: L’allevamento brado è una pratica storica diffusa nell’area di San Fratello sui monti Nèbrodi.
Enclave linguistica e culturale: Questa razza è legata a una storica enclave-linguistica comunitaria, innestandosi in origine e per differenti e concomitanti aspetti, sul patrimonio genetico equino berbero-moresco preesistente.
Protezione iniziale: È stato protetto in un contesto amministrato dalla Corona anche tramite i Capitani del Popolo eletti localmente.
Gestione istituzionale: Sin dal 1864, è stato incluso negli storici Depositi Stalloni e successivamente nell’Istituto di Incremento Ippico della Regione Siciliana.
Ruolo storico: Ha svolto un ruolo cruciale nella produzione mulina, specialmente durante le guerre d’Africa ed i conflitti mondiali, grazie alle sue caratteristiche morfo-funzionali.
Origini storiche e influenze:
Il Cavallo Sanfratellano ha radici genetiche berbere, integrate da influenze nord-italiche introdotte nel 1087 dai coloni al seguito di Adelaide del Vasto, moglie di Ruggero I Conte di Sicilia.
Adelaide, piemontese del Monferrato, giunse in Sicilia con un seguito di coloni e cavalli settentrionali già in parte recanti influenze berbere, dando origine a un flusso migratorio che ha lasciato tracce culturali e linguistiche significative. Questi coloni, definiti genericamente “lombardi-longobardi”, portarono in Sicilia la loro lingua e le loro tradizioni, contribuendo alla formazione dell’enclave gallo-italica.
Legame simbiotico con la comunità:
Il Cavallo Sanfratellano, congiunto alla lingua gallo italica è divenuto simbolo evidente della popolazione locale; vivendo con essa in binomio da oltre un millennio. Una relazione simbiotica che è parte integrante dell’identità culturale di San Fratello e che rappresenta un patrimonio unico in Europa e nel mondo.
Sfide attuali e prospettive future:
Perdita dell’origine genetica: Politiche istituzionali del passato hanno indubbiamente
alterato, se non compromesso, linee genetiche originarie.Preservazione genetica e culturale: È fondamentale valorizzare e proteggere la Razza per le future generazioni.
Riconoscimento storico: Il Cavallo Sanfratellano merita una rinnovata attenzione e valorizzazione per il suo valore culturale, storico e genetico.
Conclusioni:
Il Cavallo Sanfratellano è un elemento unico del patrimonio culturale e naturale siciliano, strettamente legato alla storia di San Fratello e dei Monti Nèbrodi. Preservare la Razza significa tutelare un simbolo di identità storica e tradizione millenaria. Un autentico patrimonio insulare, nazionale, europeo.